La
Sumatra di Hermann Hesse
le
isole Riau e il fiume, i templi Sriwijaya, le foreste
dell’altopiano Kerinci
dell’altopiano Kerinci
Hermann
Hesse, il grande
scrittore e poeta tedesco, mostrò sempre interesse per
l'esistenzialismo, lo spiritualismo, il misticismo, non meno per la
filosofia indù e buddhista. Nel 1911 si recò in viaggio a Ceylon, a
Sumatra e in Malesia, alla ricerca di una pace interiore. Tuttavia,
non riuscì mai a raggiungere l’India per via delle febbri
tropicali.
Nel
diario di viaggio "Aus
Indien"
(Dall'India), pubblicato nel 1913, racconta tra l’altro
l’itinerario seguito per arrivare a Jambi e le escursioni nella
jungla di Sumatra.
Seguiremo
le sue orme percorrendo, come lui, il fiume Batang
Hari fino a Jambi
e ci spingeremo poi sull’altopiano del lago Kerinci,
dove ci immagineremo di seguirne le tracce nella foresta vergine.
Entreremo nei grandi santuari naturali del Gunung
Tujuh e del Gunung
Kerinci, sulle
tracce della tigre e del tapiro. Il ritorno sarà scendendo il Musi,
il più grande fiume di Sumatra, tra villaggi Bugis, vascelli pinisi,
chiatte, canoe, fino a ritornare a Singapore.
1°
giorno: Aliscafo Singapore – Sekupang (Indonesia, isola Batam)
Arrivo
all’aeroporto Singapore Changi nel pomeriggio, ritiriamo il bagaglio e prendiamo la
metropolitana di superficie per trasferirci al World Trade Centre,
imbarco degli aliscafi per l’Indonesia, seguendo la rotta del
piroscafo che portò Hermann Hesse a Sumatra attraverso l’arcipelago
delle Riau. Prenderemo uno degli ultimi aliscafi, l’ultimo parte
alle 21.20. Arrivati a Sekupang, porto sull’isola indonesiana di
Batam, facciamo il visto in entrata per l’Indonesia. In taxi ci rechiamo in albergo. Cena e pernottamento.
… Navigammo
nella notte soffocante passando davanti a centinaia di isole,
salutati qua e là da qualche faro (…) respirando lentamente e
controvoglia sotto il cielo nero e arroventato. Di quando in quando
lasciavamo cadere una parola sulla nave, su Sumatra, sui coccodrilli
o la malaria (…) Ma al mattino, già al di sotto dell’equatore,
entrammo nell’ampia foce color caffelatte di uno dei grandi fiumi
di Sumatra.
2°
giorno: nave veloce Sekupang – Kuala Tungkal, in minibus fino a
Jambi
Presto
la mattina partiamo in taxi per il porto da dove prendiamo il
motoscafo Mv. Marindo che naviga verso il porto di Kuala Tungkal,
sulla costa orientale di Sumatra. Attraversiamo l’arcipelago delle
Riau, una delle province dell’Indonesia, che in parte si estende
all’interno di Sumatra. Sfrecciamo a 15 nodi tra isole e isolotti
corallini che ospitano enormi cantieri navali, le palafitte dei
villaggi Bajau, gli zingari del mare, foreste di mangrovie. Da K.
Tungkal, con un minibus, costeggiamo il fiume Batang Hari, il più
lungo di Sumatra, fino a raggiungere la città di Jambi, capoluogo
dell’omonima provincia. Jambi era uno dei siti del potente regno di
Srivijaya-Melayu, che esercitava il commercio in tutto lo Stretto di
Malacca e oltre. Nell’XI secolo la città di Jambi ebbe la meglio
sull'antica capitale del regno, Palembang, situata più a sud sul
fiume Musi, che era stata spesso sua rivale sia dal punto di vista
militare che economico. Centro importante per il commercio delle
spezie, in particolare pepe, resine e chiodi di garofano, posta
strategicamente sulla rotta marina tra India e Cina.
… Arrivo
a Djambi passando tra capanne di pescatori e artigiani, che
galleggiano su delle zattere di tronchi d’albero o di bambù,
dappertutto gatti, frequenti gabbie per uccelli a forma di campana …
Sulla zattera, davanti a ciascuna di quelle casette … un minuscolo
e commovente giardino … Djambi conta 12.000 abitanti, un bel fiume
largo, tutt’intorno foresta, piccole colline, tutto verde,
abbastanza caldo …
3°
giorno: Escursione a Muara Jambi
In
minibus costeggiamo il corso del Batang Hari fino al sito
archeologico di Muara Jambi. Questo complesso religioso buddista, uno
dei più grandi e meglio conservati dell’Asia del Sudest, fu
costruito durante il regno di Melayu tra XI e XIII secolo. E’
probabilmente il sito dell’antica capitale del regno, in seguito
distrutta dai raja giavanesi. Il complesso si estende su un’area
stimata in 1500 ettari e moltissimo rimane da scavare e ricostruire.
Nel XIX secolo fu riscoperto da archeologi olandesi e fino ad oggi
sono stati ricostruiti 8 templi, con gli originali mattoni di argilla
rossa. Passiamo la mattina a vagare tra i templi, e ci spingiamo fino
alle rovine nascoste dentro la giungla fitta. Pranzo sul posto.
Ritorniamo a Jambi sempre lungo il fiume. Pomeriggio libero. Cena e
pernottamento.
4°
giorno: In aereo da Jambi a Sungai Penuh
Con
un nuovo Fokker della Susi Air voliamo sopra la Sumatra agricola, tra
le enormi piantagioni di albero della gomma e palma da olio che hanno
sostituito le vaste foreste, meta delle escursioni di Hesse.
Costeggiamo il lungo fiume Batang Hari, che scende dalla cordigliera
Barisan, nervatura di Sumatra, punteggiato di boschi di durian e
areca. Bufali nel fango delle risaie. Già alle pendici delle
montagne il fiume si incanala, sinuoso ed argenteo, entro
strette vallate verdissime, patria degli ultimi elefanti selvatici.
Dopo meno di un’ora di volo sbuchiamo sull’altipiano e, in breve,
atterriamo a Sungai Penuh. Visita alla grande moschea Agung e al
mercato centrale. Incontro con la guida locale. Cena e pernottamento.
5°
giorno: Escursione in minibus attorno al lago Kerinci
La guida ci accompagna in una piacevole e interessante escursione
attorno al lago Kerinci. La pianura che lo circonda è interamente
coltivata a risaie, sorvegliata dai coni vulcanici del Raya e del
Seblat. Le colline intorno sono ricoperte di piantagioni di cassia e
gomma. Visitiamo alcuni siti archeologici con megaliti coperti da
motivi geometrici, e ci fermiamo ad ammirare due tra le più antiche
moschee indonesiane. Pranzo sul lago. Rientro a Sungaipenuh. Cena e
pernottamento.
6°
giorno: Escursione alla foresta di Talang Kemuning
Una
prima escursione a visitare una particolare foresta, quella paludosa
di Talang Kemuning. E’ una foresta secondaria, molto ridotta
rispetto alle dimensioni originali, ma che conserva particolari
piante carnivore endemiche, le Nephentes.
Si possono incontrare tutte e quattro le specie presenti
nell’altopiano. Un luogo magico, unico, un microcosmo di rara
bellezza che mette alla prova i viaggiatori (terreno paludoso e
fangoso). Pranzo al sacco. Al rientro visitiamo un grossista di
cannella e un'antica officina di fabbro. Cena e pernottamento.
7°
giorno: Trekking al Gunung Tujuh
Ci
spostiamo a Kersik Tuo, da dove parte il sentiero per la vetta di
Gunung Tujuh. Una salita erta di 3 ore in mezzo alla foresta
primaria. Raggiungiamo i 2000 m della caldera che racchiude la gemma
del più alto lago montano dell’Indonesia, il Danau Tujuh. Seguendo
il sentiero che contorna il lago, ci fermiamo al sito scelto per
piantare le tende. Pomeriggio libero per girovagare nei dintorni.
Pranzo e cena al sacco e pernottamento in tenda.
8°
giorno: Trekking al Gunung Tujuh
Una
giornata dedicata alle escursioni nelle foreste attorno al lago. Il
terreno è viscido, le piante immense sono immerse nella bruma.
Spiamo le tracce dei grandi mammiferi, tigre e tapiro. Ascoltiamo i
canti di uccelli maestosi e dei grossi siamang. Felci giganti, piante
carnivore, epifite e svettanti ditterocarpi. La giungla ci accoglie
maestosa. Pomeriggio e sera davanti al fuoco, racconti di incontri
fantastici, dell’orang
pendek, lo yeti di
Sumatra.
Pranzo
e cena al sacco e pernottamento in tenda.
… Dappertutto
nella foresta vergine ininterrotto, fragoroso concerto di grandi
insetti, moltissimi uccelli. Uno scoiattolo nero dal ventre bianco e
dalle zampette anteriori rosse, e altri più piccoli, bruni, in
grandi quantità … ho visto grandi farfalle irraggiungibili e …
un’intera popolazione di scimmie, che migravano con grande fracasso
…
9°
giorno: Trekking al Gunung Tujuh
Ancora
un giorno di escursioni nelle foreste attorno al lago. Pranzo e cena
al sacco e pernottamento in tenda.
… a
due passi di distanza mi fissava la foresta, un mare agitato di
forme, di rami aggrovigliati, di fronde e di filamenti, tutta
ondeggiante e atteggiata a difesa, sovrastata dai fulmini e
profondamente ferita nel cuore scuro, scricchiolante, sussultante …
10°
giorno: Discesa dal Gunung Tujuh fino a Kersik Tua
Lasciamo
la splendida caldera delle Sette Cime e scendiamo di nuovo verso
l’altipiano. A Kersik Tua ci fermiamo per un pomeriggio di riposo e
di preparazione all’ascesa del Gunung Kerinci.
Pranzo
e cena in ristorantino locale. Pernottamento in homestay.
11°
giorno: Trekking al Gunung Kerinci
Di
primo mattino affrontiamo l’ascesa della grande montagna, il più
alto vulcano dell’Indonesia. Arriviamo solo fino a mezza via, ad un
campo base. Un sentiero sdrucciolevole ci guiderà tra i giganti
della giungla. Verificheremo i luoghi dove potrebbe fiorire
l’Amorphophallus
titanum.
Il Kerinci è il paradiso degli ornitologi, inseguiremo in punta di
piedi i canti ed i richiami degli schivi uccelli della foresta
montana. Pranzo e cena al sacco, pernottamento in tenda.
(in
caso di impossibilità ad accedere alla montagna seguiremo percorsi
alternativi nell’area).
12°
giorno: Discesa dal Gunung Kerinci
Anche
la discesa, seppur difficile per il fango del sentiero, ci consente
di ammirare la maestosità della foresta vergine. Abbiamo altre
occasioni di spiare gli elusivi abitanti di questo regno
lussureggiante. Se c’è tempo visitiamo la più grande piantagione
di tè dell’Indonesia. Rientro a Sungai Penuh in minibus,
pomeriggio libero. Cena e pernottamento in hotel.
13°
giorno: Trasferimento in aereo fino a Palembang
Ci
spostiamo in aereo a Jambi e, in coincidenza, a Palembang. In
alternativa affittiamo un minibus per lo stesso percorso.
Attraversiamo o sorvoliamo la Sumatra meno conosciuta, quella dei
popoli della foresta, degli elefanti in libertà, delle tigri sotto
minaccia della deforestazione, delle rovine sotto la giungla
intricata. A Palembang visitiamo il museo archeologico e passeggiamo
lungo le rive del grande Musi, il fiume su cui si affaccia la città.
Cena con delicatezze gastronomiche della cucina locale. Pernottamento
in hotel.
14°
giorno: Via nave da Palembang a Sekupang, in aliscafo a Singapore
Al
porto passeggeri di Boom Baru ci imbarchiamo sulla motonave per
Sekupang. La corsa è veloce e i grandi oblò della sala coperta
consentono di osservare in tutta comodità la brulicante vita lungo
il grande fiume.
Usciamo
in mare aperto e ci lasciamo rapidamente alle spalle le alte nubi che
sovrastano Sumatra. Attraversiamo nuovamente le isole Riau fino a
Sekupang e ripartiamo immediatamente per Singapore, saltando sul
primo aliscafo disponibile.