Viaggio nel cuore del Borneo Indonesiano
i Parchi Nazionali Tanjung Puting,
Betun Kerihun e Sentarum
le comunità Dayak del Kapuas Hulu


Un itinerario naturalistico e antropologico alla scoperta delle ultime foreste e zone umide del Borneo Indonesiano dove ancora girano in libertà oranghi, nasiche, gibboni, coccodrilli, buceri. Attraverso fiumi e laghi accompagnati da guide locali tra natura esuberante, rapide, pescatori. Incontreremo alcuni gruppi Dayak Kayan, Taman, Iban e Bukat, ospiti nelle loro longhouse, alcune vecchie di un secolo.
Ci addentreremo in houseboat nelle acque che solcano il Parco Nazionale Tanjung Puting, Risaliremo in longboat il fiume Mendalam fino alle prime rapide, pernottando ai margini del Parco Bitung Kerihun.
Attraverseremo in speedboat i laghi del Parco Sentarum,
lungo i fiumi Tawang e Lemboyan.



Il Parco Nazionale di Tanjung Puting
Tanjung Puting è l'esempio più esteso e diverso di foresta tropicale costiera, di foresta umida e torbiera paludosa che coprivano gran parte del Borneo meridionale. Il Parco occupa un’area di 3000 km2 che, in forma di penisola, si protende nel Mar di Giava dalla costa meridionale del Kalimantan. Si visita a bordo di imbarcazioni che salpano dalla cittadina di Kumai, sull’omonimo fiume. In poche ore di navigazione si toccano le località aperte al pubblico lungo il corso del fiume Sekonyer, confine settentrionale del Parco, che si getta nell’estuario del Kumai. Dalla barca si possono osservare in tutta comodità alcune delle coperture forestali che compongono il parco: i caratteristici boschi costieri di palma Nipa, mangrovie e Pandano. In più si osservano la ricca avifauna, tra cui martin pescatori, aquile e buceri; molti dei primati presenti, tra cui oranghi, nasiche, gibboni, macachi e il presbite argentato. Spesso si incontrano, immobili su un tronco o una stretta fascia sabbiosa, il coccodrillo di mare e il tomistoma.
Si raggiungono in sequenza i tre campi dove vengono quotidianamente controllati gli oranghi precedentemente riabilitati alla vita selvatica e rilasciati nel Parco. E’ l'occasione irripetibile di sedersi in una foresta e condividere lo spazio con questi oranghi semi-selvaggi. Qui, oltre ad assistere alla alimentazione in orari programmati dei grandi hominidae, si attraversano tratti di foresta tropicale umida e foresta torbiera, con alcune delle specie vegetali maggiormente rappresentate nel Parco e diverse specie di Nepenthes. La piattaforma di alimentazione non è lontana nella giungla, e si è accompagnati dal canto di uccelli e il ronzio di cicale come motoseghe e si vive una quiete carica di aspettative mentre i ranger chiamano gli oranghi. Talvolta si cammina accompagnati da oranghi semi-selvatici che emergono dal folto della giungla fino alle piattaforme di alimentazione.
Durante la navigazione serale e di prima mattina si incontrano spesso famiglie di nasiche che scendono al fiume per bagnarsi, mangiare e socializzare. In distanza il verso ritmato dei gibboni fa da contrappunto al volo radente delle rondini che si abbeverano sul fiume.

La navigazione sul fiume – La visita al parco si svolge per lo più comodamente seduti su una delle houseboat attrezzate che ne solcano le acque. I ponti coperti garantiscono protezione da sole o pioggia e sedute accoglienti durante la navigazione, pranzi e cene. Il tetto aperto e accessibile fornisce una comoda base per le osservazioni di fauna e flora selvatiche. Per la notte uno dei ponti viene allestito con confortevoli materassi, lenzuola e zanzariere, per una sistemazione semplice e “comunitaria”. Due piccole e pulite toilette, complete di doccia e WC, completano i servizi della barca. Sono compresi tutti i pasti e le colazioni, oltre ad acqua in bottiglia, té e caffè a libero accesso.


GIORNO 01: Aeroporto Pangkalan Bun - Kumai (Parco Tanjung Puting)
All'arrivo in aeroporto, dopo il ritiro bagagli un incaricato ci accoglie e ci fa montare su auto riservate per condurci direttamente al vicino porto di Kumai (10 km, 20’ circa). Arrivati ​​al molo l’equipaggio (capitano/pilota, guida e cuoco) si presenta ed aiuta a caricare i bagagli sulla barca, chiamata klotok.
Il viaggio inizia con la navigazione fino al primo campo nell'area del Parco nazionale di Tanjung Puting, attraverso il largo estuario del fiume Kumai e la risalita del tributario chiamato Sekoyer. Il programma prevede la visita a Tanjung Harapan per assistere alla alimentazione degli oranghi alle 15:00. la piattaforma nella foresta si raggiunge in mezzora di camminata su un facile sentiero. In seguito si rientra alla barca e si prosegue la risalita del fiume fino al successivo campo, chiamato Pondok Tangguy. Durante il tragitto si possono in comodità osservare fauna e flora caratteristiche del Parco. All’arrivo nei pressi del campo, il klotok si ormeggia per la notte. Il tramonto è l’occasione per osservare da vicino le numerose famiglie di nasiche, macachi e presbiti che si avvicinano all’acqua per bere e socializzare. (L, D) .

Gli oranghi del Borneo (Pongo pygmaeus) sono una specie ad alto rischio per il bracconaggio e la inarrestabile distruzione del loro habitat. Nel Kalimantan si stima ne rimangano circa 50.000, dei quali confinati nel Parco. Quasi 200 sono stati reintrodotti nella foresta grazie alla infaticabile opera di studio e lavoro della biologa Biruté Galdikas, fondatrice del Centro di Riabilitazione e Ricerca di Camp Leakey. l’alimentazione controllata a base di banane e pezzi di canna da zucchero consente ai ranger ed agli studiosi di controllare la condizione di questa piccola popolazione attraverso la conta di chi si presenta, la valutazione dello stato di salute e la presenza o meno di nuovi nati e piccoli.
I gibboni sono agilissimi e il profondo richiamo della femmina (Hylobates alibibarbis) può essere sentito fino a 1 km di distanza! Sono la sveglia della foresta, che invita al mattino a difendere il proprio territorio, a rafforzare il legame tra maschi e femmine del gruppo e la socializzazione. Ogni specie di gibbone ha un diverso tipo di richiamo e i piccoli lo imparano dai genitori ascoltando e imitando.



GIORNO 02: Parco Nazionale Tanjung Puting
Sveglia e colazione alle 7 del mattino, in tempo per osservare il risveglio della foresta attorno a noi. Sbarchiamo al campo di Pondok Tangguy per raggiungere con una breve camminata lungo la foresta la piattaforma di alimentazione degli Oranghi prevista alle 9. In seguito si rientra sulla barca per continuare il viaggio verso Camp Leakey. Il viaggio da Pondok Tangguy a Camp Lakey dura circa 1 ora. Si pranza in barca e si sbarca in tempo per l’alimentazione degli oranghi alle 14.00. Il facile percorso a piedi nella foresta è di circa 3 chilometri. Dopodiché, si rientra sulla barca per continuare il viaggio attraverso la natura esuberante verso l’estuario del Kumai, dove ci si ancora per la cena e il pernottamento.
Quando cala la notte, migliaia di lucciole illuminano le rive del fiume come alberi di Natale e si cena in un’atmosfera fiabesca, degna fine di un viaggio molto speciale. (B, L, D)
In relazione all’orario di arrivo del volo locale l’ordine in cui si raggiungono le tre stazioni di alimentazione può variare.


GIORNO 03: P.N. Tanjung Puting - Kumai - Aeroporto Pangkalan Bun - Pontianak
Dopo la prima colazione a bordo, si sbarca al porto di Kumai e si monta direttamente in auto verso l'aeroporto di Pangkalan Bun per la prossima destinazione.
Un doppio volo ci porta a Pontianak, capitale del Kalimantan Occidentale. Un auto ci attende all’uscita dell’aeroporto e ci conduce in centro, al nostro hotel. Pomeriggio libero, durante il quale si possono visitare alcuni luoghi caratteristici della città: l’obelisco che segna l’Equatore (Tugu Khatulistiwa), il tempio cinese Sam Pek Kong e kampung Beting, il nucleo antico della città, con il palazzo Kadriah e la moschea Abdurrahman. (B, L, D). Pernottamento in hotel.


Il parco nazionale Betung Kerihun
Il parco si trova nel cuore del Borneo e copre un'area di 800.000 ettari, la più grande area protetta del West Kalimantan. Il Parco è un’occasione per osservare un’incredibile biodiversità, una natura di rara bellezza e la cultura e le tradizioni uniche delle comunità locali.
La topografia del parco è prevalentemente collinare e montuosa con un'altitudine che va da 150 a 2.000 m sul livello del mare. Betung Kerihun deve il suo nome a due montagne: il monte Betung ad ovest con un'altitudine di 1150 m il monte Kerihun ad est, che con 1790 m è la vetta più alta del parco.
L'idrologia di Betung Kerihun è caratterizzata da centinaia di ruscelli e fiumi che formano il grande bacino del fiume Kapuas, che copre, con quasi 10 milioni di ha, il 70% del West Kalimantan. I principali corsi tributari del Kapuas sono il Sibau, il Mendalam (che risaliremo per un breve tratto) e l’Embaloh .
Il clima è caratterizzato da forti piogge, tipiche dell'entroterra del Borneo, tra i 3000 e i 5500 mm all’anno. La stagione secca è tra giugno e settembre con circa 100 mm di pioggia al mese. La stagione delle piogge inizia di solito in ottobre e termina a maggio.
Il Parco è l’habitat di sette specie di primati e 301 specie di uccelli (di cui 24 endemiche). Ci sono 51 specie di anfibi, 26 specie di lucertole, due specie di coccodrilli, tre specie di tartarughe d'acqua dolce e 21 specie di serpenti.
Il cammino nel parco, tra alte pareti di roccia e rapide, ponti sospesi, foreste di Dypterocarpus oblungifolius e boschi di bambù, ci porterà nel cuore della biodiversità. L’Enggang Gading o Bucero dall’elmo (Rhinoplax vigil) di solito si appollaia lungo i lati collinari del fiume e il Ruai o argo maggiore (Argusianus argus grayi) è un fagiano che produce un verso lamentoso e prolungato, udibile a grande distanza. Il piumaggio della coda e delle ali è usato come ornamento nelle acconciature di molti gruppi di Dayak.
Tra i mammiferi qui vivono l’Orangutan (orango del Borneo, Pongo pygmaeus), il Bekantan (Nasalis larvatus) la nasica, l’Owa kalawet (gibbone agile, Hylobates agilis albibarbis), il Lutung dahi putih (presbite dalla fronte bianca, Presbytis frontata), il Lutung Merah (presbite marrone, Presbytis rubicunda), il Beruk (Macaco coda di maiale, Macaca nemestrina), la Kera (Macaco dalla coda lunga, Macaca fascicularis), il Mentilin (Tarsio occidentale, Cephalopachus bancanus), il Rusa sambar ( sambar indiano, Rusa unicolor), il Babi bodoh (cinghiale barbato, Sus barbatus), il Kijang (muntjak della Sonda, Muntiacus muntjak) e il Pelanduk napuh (tragulo maggiore, Tragulus napu).


GIORNO 04: Pontianak – Putussibau – Ng. Hovat - Camp Mentibat (Parco Betung Kerihun)
Dopo colazione ci rechiamo in taxi in aeroporto per imbarcarci sul primo volo per Putussibau. Dall’aeroporto in auto ci portiamo nei pressi del villaggio di Data Dian (Dayak Kenyan Mendalam) e saliamo sulle longboat per iniziare la risalita del fiume Mendalam. In 3 ore circa raggiungiamo il villaggio di Nanga Hovat dove vive una delle ultime comunità di Dayak Bukat, per una breve visita. Dopo pranzo, in altre 2 ore raggiungiamo Mentibat, il confine del Parco Nazionale Betung Kerihun. Qui i portatori Dayak monteranno le tende e faranno i preparativi per cena e pernottamento. Avremo tempo per esplorare i dintorni, un tratto del fiume Mentibat, dove si può fare il bagno e, la sera (provvisorio), una breve escursione notturna nella foresta. (B, L, D).
(pernottamento in tende dotate di materassini, coperte leggere e zanzariere. Pranzi e cene al sacco.)
Il distretto Kapuas Hulu si trova nella provincia di West-Kalimantan, o Kalimantan Barat (Kalbar) e deve il suo nome al fiume Kapuas, con 1143 km il fiume più lungo dell'Indonesia, mentre Hulu significa a monte o superiore. Il Kapuas nasce nella Catena di Muller che si estende da nord-est a sud-ovest.
Nel distretto ci sono due parchi nazionali: il Betung Kerihun, una zona montuosa di 8000 kmq ricoperta da una fitta foresta e attraversata da centinaia di fiumi e il Danau Sentarum, un'area boschiva umida di 1320 kmq con un sistema lacustre unico, che forma una singola massa d'acqua durante la stagione delle piogge, quando il Kapuas esonda e devia la maggior parte della sua acqua nei laghi.


GIORNO 05: Camp Mentibat - Putussibau - Baligundi
Sveglia di primo mattino, toletta in fiume e colazione. Dopo colazione, scendiamo il fiume in longboat fino all’approdo di Data Dian (3 ore). Da qui in auto torniamo verso Putussibau e proseguiamo subito per Baligundi, dove restiamo per il resto della giornata, ospiti nella longhouse (chiamata Banua Sioiraang, la più antica della regione, Dayak Taman Sibau). Avremo tempo per incontrarne gli abitanti, esplorarne i dintorni e conoscere la loro vita quotidiana. Bagno al fiume. Pernottamento in stanza, ospiti di una famiglia locale (B, L, D)


GIORNO 06: Baligundi - Benua Tengah
Dopo colazione ci sposteremo in auto verso la vicina longhouse di Benua Tengah (chiamata Dai Bolong Pambean, antica, Dayak Tamambaloh Apalin). Qui saremo accolti come ospiti importanti secondo la consuetudine Tamambaloh, da guerrieri e danzatrici, capi villaggio ed anziani, tutti in costume tradizionale. La cerimonia dura ore, coronata da discorsi di benvenuto e banchetto con piatti locali a base di riso, pesce e verdure. Ci si può bagnare nelle acque limpide e fresche del fiume vicino. Pernottamento in stanza, ospiti di una famiglia locale (B, L, D). Vitto preparato da famiglie dayak con ingredienti locali.
Dayak è un termine collettivo introdotto dagli estranei nel 1757 per vari gruppi etnici nel Kalimantan o nel Borneo. Anche se, in realtà, le comunità locali si auto definiscono in base a somiglianza di lingua e a vicinanza a luoghi riconoscibili, come fiumi, colline, montagne e altri riferimenti ambientali. Le comunità che vivono in quest'area sono classificate in tre delle quattro etnie affini (Punan e Bukat, Iban e Kantuq, Tamambaloh e Kayan). I Punan sono divisibili in una serie di sottogruppi: Punan Hovongan, Hovorit e Hovo'ung. Questi sottogruppi vivono tra i fiumi Bungan, Bulit e Langau. Un altro sottogruppo, Kereho, vive tra fiumi Bungan, Kapuas, Langau e Keriau; i Bukat vivono nei fiumi Kapuas, Mendalam e Sibau. Gli Iban vivono sull'Embaloh e sull’area lacustre e i Kantuq sul fiume Sibau, i Tamambalo sul fiume Embaloh, i Kayan e i Taman sul fiume Mendalam.

Il parco nazionale di Danau Sentarum
Il parco nazionale di Danau Sentarum copre un'area di 132.000 ettari. Si tratta di un sistema lacustre stagionale unico, intervallato da foreste inondate, foreste di torbiere e foreste pluviali su terreni rialzati. Con il suo straordinario ecosistema forestale e l'elevata biodiversità, è una delle più grandi e più importanti zone umide di acqua dolce in Asia.
La foresta inondata è sommersa dalle acque dai 2-3 fino agli 8-11 mesi all’anno a seconda del tipo di vegetazione. Le foreste pluviali, che si trovano solo su colline isolate, sono dominate da Dipterocarpi. Ci sono più di 500 specie di piante riconosciute, appartenenti a 99 famiglie con 154 tipi di orchidee. Più della metà delle specie si trova nelle foreste inondate. Circa 33 specie sono endemiche e 10 sono specie nuove.
I laghi e i piccoli corsi d'acqua ospitano 265 specie di pesci d'acqua dolce, dai minuscoli Linut (Sundasalx Microps) al Tapah lungo fino a 2 metri (siluro del Borneo, Wallago leerii). E, naturalmente, il venerato Siluk Merah o Arowana (pesce drago, Scleropages formosus).
Tra le 300 specie di uccelli identificate nel sistema lacustre ci sono il Bangau tongtong (marabù minore, Leptoptilus javanicus), la rara Botak Hutan (cicogna di Storm, Ciconia stormi) e il Beluk Ketupa (Gufo pescatore della Malesia, Ketupa ketupu) oltre a 8 specie di Rangkong o Buceri.
Molte delle specie di mammiferi che si incontrano nei laghi sono endemiche e rare o in via di estinzione come l'Orangutan (Pongo pygmaeus) o il Bekantan (Nasalis larvatus) la nasica. Infine i rettili, che si trovano nel Danau Sentarum, includono coccodrilli, tartarughe, lucertole e serpenti.


GIORNO 07: Benua Tengah - Lanjak – Tekenang (Parco Sentarum)
Da Benua Tengah, dopo colazione, ci rechiamo in auto fino a Lanjak, sul confine del complesso di laghi e fiumi del Sentarum. Saliamo su piccole speed boat, tre per barca, per iniziare l’esplorazione del Parco acquatico. Raggiungiamo oggi l’isolotto di Tekenang., attraversando ampi specchi d’acqua ricchi di avifauna, ed alcuni villaggi melayu e dayak, sulle rive dei fiumi che li collegano. Pescatori ovunque, bambini che fanno il bagno nel fiume, anziani che pescano accosciati, donne che lavano i panni. Riposo e pranzo in un semplice lodge gestito dal Parco Nazionale. Si può fare una breve passeggiata intorno al lodge. Nel tardo pomeriggio, breve salita alla cima della collina per il tramonto e gli splendidi colori del fiume Tawang. Pernottamento al lodge. (B, L, D)


GIORNO 08: Tekenang - Meliau – laghi Balairam e Lukluk
Dopo una breve prima colazione, in barca verso Meliau e la sua longhouse. L'insediamento di Dayak Iban si trova nella zona Buffer del lago Sentarum. Dopo aver lasciato i bagagli nelle nostre stanze, presso le famiglie dayak, ci imbarchiamo su un piccolo sampan per continuare il viaggio verso Balairam e Lukluk. Attraversiamo la foresta pluviale lungo stretti canali, tra una vegetazione debordante, per sbucare negli specchi d’acqua, circondati da boschi di pandani e rattan. Incontriamo una ricca avifauna e ci fermiamo a pescare per il pranzo e la cena. Pranzo sulle rive del lago. Verso sera rientriamo a Meliau, sperando di incontrare qualche orango o nasica, appollaiati su rami lungo le rive. Cena in famiglia dayak. (B, L, D)


GIORNO 09: casa galleggiante - Meliau
Al mattino presto, colazione e escursione al lago Merebung. Facciamo una breve escursione nella foresta per raggiungere una nursery di ripopolamento vegetale. Rientriamo nel lago per pranzare sulla casa galleggiante (pranzo al sacco) e fare il bagno. Al pomeriggio periple del lago per fotografare i folti gruppi di piante carnivore, le Nepentes. Prima del tramonto rientriamo a Meliau per un po’ di relax seduti sotto la veranda della longhouse, ad osservare la vita degli Iban. (B, L, D).


GIORNO 10: Meliau - Lanjak – Putussibau
Al mattino molto presto, dopo colazione, rimontiamo sulle speed boat che ci riprotano a Lanjak (ca 3 ore). Da qui, in auto, torniamo a Putussibau in tempo per il volo fino a Pontianak.